La Ong attacca ancora una volta il presidente del Brasile.
Jair Bolsonaro attaccato di nuovo da Greenpeace. Da quando è diventato presidente del Brasile, nel 2019, la deforestazione in Amazzonia è aumentata del 75,6%. Non solo: aumentano anche gli incendi forestali (+24%) e le emissioni di gas serra di tutto il Paese (+9,5%). È quanto emerge dal rapporto ‘Dangerous man, dangerous deals’, dove Greenpeace spiega: “Crescono gli impatti negativi causati dal sistematico smantellamento della protezione dell’ambiente e dei diritti umani da parte del governo Bolsonaro negli ultimi tre anni“.
Im Januar 2022 feiert Jair #Bolsonaro dreijähriges Amtsjubiläum als Präsident von Brasilien. Doch für das #Klima und die #Biodiversität Brasiliens gibt es wenig Grund zu feiern. Mehr dazu: https://t.co/ShG2u9rGtH
— Greenpeace e.V. (@greenpeace_de) January 24, 2022
Inoltre, nel 2020 il Brasile ha emesso 2,16 miliardi di tonnellate di CO2, la quantità più elevata dal 2006: lo certificano i dati del Greenhouse Gas Emissions and Removals Estimating System, un progetto sviluppato dall’Osservatorio brasiliano sul clima e composto da una rete di oltre 50 Ong.
3 Jahre Bolsonaro – drei Jahre Umweltzerstörung: Seit seinem Amtsantritt stieg die Entwaldung im #Amazonas um 32,1 Prozent. Weniger Regenwald, stattdessen mehr Monokulturen und Viehzucht. Wir fordern kein #Mercosur Abkommen ohne verbindliche Regelungen zum Erhalt des Amazonas! pic.twitter.com/S6NbssvPAk
— Greenpeace e.V. (@greenpeace_de) January 24, 2022
“L’agenda politica di Bolsonaro ha peggiorato le condizioni di ecosistemi preziosi per la salute del Pianeta e di numerosi popoli indigeni che lottano per proteggerli. Eppure l’Ue continua a fare accordi col Brasile e ha rispolverato l’accordo commerciale col Mercosur” – spiega Martina Borghi di Greenpeace Italia – “C’è il rischio che il mercato europeo venga inondato di prodotti legati alla deforestazione, alla violazione dei diritti umani e alla crisi climatica. L’Ue fermi subito quell’accordo“.
Da quando Bolsonaro è Presidente del Brasile la #deforestazione in #Amazzonia è aumentata + del 75%. Aumentati gli incendi, spesso appiccati illegalmente per fare spazio a piantagioni, pascoli, infrastrutture e miniere, e le emissioni di gas serra. https://t.co/Bt45cftEUK
— Greenpeace Italia (@Greenpeace_ITA) January 24, 2022
Le prossime presidenziali in Brasile si terranno a ottobre di quest’anno. “Negli ultimi due anni l’indice di gradimento di Bolsonaro è stato trascinato verso il basso da una serie di scandali e accuse di corruzione che hanno riguardato lui e il suo entourage politico. Basti pensare alle dimissioni dell’ex ministro dell’Ambiente Ricardo Salles, indagato dalla Corte suprema per aver interferito nelle indagini sulle esportazioni illegali di legname“, spiega ancora Martina Borghi.