La giovane poetessa è stata chiamata ad aprire i lavori della settimana dell’Assemblea generale dell’Onu a New York con una poesia su clima e povertà
La settimana dell’Assemblea delle Nazioni Unite, alla quale parteciperà anche il nostro premier Mario Draghi, è stata aperta da una poesia su clima e povertà. A leggerla ai delegati delle Nazioni che fanno parte dell’Onu è stata la giovane poetessa Amanda Gorman, divenuta famosa con il suo discorso alla cerimonia di insediamento del presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
La poesia di Amanda Gorman alle Nazioni Unite
“Gentili segretario generale delle Nazioni Unite, ospiti illustri e umanità intera”. Si rivolge a tutti la potessa Amanda Gorman quando afferma: “Come posso chiedervi di fare del bene quando riusciamo a mala pena a rispondere alle minacce più grandi”. E le minacce più grandi per l’umanità sono le disparità sociali, la povertà e la crisi climatica.
La poesia – dal titolo “An ode we owe”, un’ode dovuta, necessaria – è stata letta tra gli applausi durante un evento per promuovere i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile identificati dell’Onu nel 2015.
Una poesia dal forte valore simbolico che mira a svegliare le coscienze sulla crisi climatica che stiamo vivendo e sulle conseguenze di una società ingiusta. “A tutti chiedo che iniziate a preoccuparvene prima che sia troppo tardi, che viviate consapevolmente e che agiate con amore in un tempo pieno d’odio”.
E infine, una sfida: “Vi sfido a dare ascolto a questa chiamata – scrive la poetessa -, vi sfido a plasmare il nostro destino. Soprattutto, vi sfido a fare del bene, in modo che il mondo possa essere grande”.