Alzheimer farmaco rallenta declino cognitivo

Alzheimer, nuovo farmaco rallenta il declino cognitivo del 30%

Tabella dei Contenuti

“La riduzione dell’amiloide si associa ad una riduzione di progressione della malattia ovvero i pazienti che hanno assunto il farmaco progrediscono con una lentezza pari al 30%. Quindi è un farmaco chirurgicamente attivo in grado di determinare un effetto sull’evoluzione clinica”, Prof. Alessandro Padovani, Università degli Studi di Brescia

Ha superato la fase III della sperimentazione il farmaco donanemab, un anticorpo monoclonale che si è mostrato in grado di rallentare del 30% il declino cognitivo e funzionale dei malati di Alzheimer sintomatica precoce. Il farmaco sarebbe in grado di rallentare ulteriormente il declino, fino al 60%, in pazienti nelle fasi iniziali della malattia, ma non è privo di effetti collaterali. A diffondere i dati è stata l’Alzheimer’s Association International Conference.

Prof. Alessandro Padovani, ha dichiarato ad askanews: “La malattia di Alzheimer è la principale malattia neurodegenerativa del cervello, ed è il principale fattore di rischio per lo sviluppo di un decadimento cognitivo. Esso è dovuto all’accumulo di alcune proteine oltre ad una degenerazione neuronale. L’amiloide si aggrega in placche senili e il numero di placche senili correda con l’evoluzione della malattia stessa. Lo studio su questo farmaco donanemab è importante intanto perché conferma che agire sull’amiloide permette di ridurre il carico della stessa. La riduzione dell’amiloide si associa ad una riduzione di progressione della malattia ovvero i pazienti che hanno assunto il farmaco progrediscono con una lentezza pari al 30%. Quindi è un farmaco chirurgicamente attivo in grado di determinare un effetto sull’evoluzione clinica”.

Pubblicità
Articoli Correlati