neofobia e selettività

Alimentazione nei bambini, attenzione a neofobia e selettività alimentare

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La biologa nutrizionista Azzurra Fini fornisce qualche consiglio utile su come comportarsi di fronte alla neofobia e alla selettività alimentare

Quando si parla di alimentazione nei bambini, i genitori possono riscontrare una serie di difficoltà, a cominciare dalla “neofobia”. Ma cosa si intende con questo termine? Ne ha parlato la biologa nutrizionista Azzurra Fini a CrescimiTu: “La neofobia alimentare non è un vero e proprio disturbo, ma è la selezione di particolari cibi da parte di bambini, dai 2 anni fino ai 5-6 anni. Si tratta di una fase naturale dei bambini e, in questa fase, limitano alimenti escludendo ad esempio le verdure o alcuni tipi di frutti“.

Se la selezione continua per un tempo più lungo, allora si parla di selettività alimentare: “Nella selettività alimentare i bambini tendono a mangiare pochissime categorie di cibi e l’esclusione è quasi totale. Ci sono bambini che mangiano solo in bianco e solo alcuni formati di pasta” ha spiegato ancora la dottoressa Azzurra Fini.

Oltre al sostegno psicologico e di una equipe esperta, la biologa nutrizionista ha fornito qualche consiglio pratico per i genitori: “La cosa principale è non imporre e non obbligare il bambino a mangiare un alimento. Noi genitori possiamo proporre tutti i cibi e non focalizzarci solo sull’alimento che piace di più al bambino. Man mano che il bambino vede quel tipo di alimento che a lui non piace, ma che è presente sul tavolo e che noi genitori mangiamo, allora potrebbe mangiarlo ma non dobbiamo assolutamente fare forzature” ha concluso la biologa nutrizionista.

 

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