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Alghero, la laguna del Calich fonte di reddito per la comunità locale

Alghero, la laguna del Calich fonte di reddito per la comunità locale

Dagli uccelli ai pesci, la laguna del Calich di Alghero ospita una biodiversità eccezionale. Nello stagno si allevano anche anguille, orate e molluschi.

Un’oasi tra mare e terra con piante endemiche, uccelli acquatici e piccoli pesci. La laguna del Calich, all’interno del Parco di Porto Conte di Alghero, è una delle zone umide più importanti della Sardegna.

Lo stagno, che si trova a pochi chilometri dal centro storico della cosiddetta piccola Barcellona italiana, occupa una superficie di appena 97 ettari.

Eppure, nelle acque profonde poco più di un metro, la laguna del Calich contribuisce a conservare un ecosistema fondamentale per la biodiversità.

Già, perché le aree umide depurano il terreno, mitigano i cambiamenti climatici e regolano i flussi idrogeologici.

Ed è proprio per questo che bisogna salvaguardare l’acquitrino sardo, così da garantire la sopravvivenza delle specie vegetali e faunistiche della seconda Isola più estesa d’Italia.

Ecco tutte le specie animali della laguna del Calich

Ci sono l’airone cinerino, un uccello dal lungo collo, il falco pescatore, un rapace ghiotto di pesci, e il fenicottero rosa, volatile sociale dall’elegante piumaggio.

La laguna del Calich è un museo naturalistico a cielo aperto. Proprio per questo l’area umida è la meta ideale per gli amanti del birdwatching, soprattutto durante la stagione primaverile.

Già, perché gli uccelli migratori scelgono lo stagno sardo per nidificare. E così, tra piante alofite e arbusti, gli (eco)turisti più fortunati possono perfino ascoltare i cinguettii dei pulcini appena nati. Tra gli altri ospiti a due zampe, ci sono le anatre, i germani reali, i cormorani, i fraticelli e il martin pescatore.

La zona umida è poi una peschiera. Ed ecco perché, soprattutto nel tratto della laguna collegato col mare, si allevano anguille, cefali e orate.

Il territorio ospita perfino una stazione di allevamenti di bivalvi, tra i quali cozze, vongole e ostriche. Proprio per questo la laguna del Calich ha rappresentato, e rappresenta tutt’oggi, una fonte di reddito per la comunità locale.