Giustizia, caso Cospito. Nordio: “Il 41bis non si tocca”

È netto il ministro della Giustizia Nordio nel chiudere alla possibilità che il 41bis sia modificato e che, da parte del governo, possa esserci un intervento di clemenza nei confronti di Alfredo Cospito.

L’anarchico, detenuto in regime di 41bis, sta facendo da tre mesi lo sciopero della fame per la duplice abolizione del cosiddetto “carcere duro” il 41bis, nonché dell’ergastolo ostativo (regolamentato dall’articolo 4bis dell’ordinamento penitenziario) ovvero della impossibilità di accedere a benefici penitenziari per i colpevoli di reati come terrorismo, criminalità organizzata ed eversione.

Di ergastolo ostativo si è parlato molto negli ultimi giorni per paura che, in cambio della recente cattura di Matteo Messina Denaro, un ipotetico dono ai mafiosi possa adesso arrivare dallo Stato proprio con l’abolizione dell’ergastolo ostativo, da sempre obiettivo dichiarato di Cosa Nostra.

Si tratta, va detto, soltanto di congetture perché nessuna prova esiste al momento di una trattativa Stato-mafia per la cattura del boss di Castelvetrano, né il governo Meloni ha mai affermato di volere abolire la misura. L’Italia però è stata condannata nel 2019 dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo perché l’ergastolo ostativo viola il rispetto della dignità umana.

Nel 2021 anche la nostra Corte Costituzionale ha dichiarato tale misura incostituzionale. Se è comunemente accettato dall’opinione pubblica che i mafiosi siano condannati all’ergastolo ostativo, a meno che non collaborino con lo Stato, più voci si sono sollevate per sostenere che Cospito, non avendo mai ucciso nessuno nelle sue azioni di stampo stragista, non meriti di essere condannato a una pena che è in contrasto con lo spirito della nostra Costituzione che, all’articolo 27, afferma che: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.

La tensione sulla vicenda è altissima, da un lato perché in diversi Paesi europei continuano gli attentati in nome della solidarietà a Cospito, dall’altro perché l’anarchico ha già perso 40 chili in carcere e rischia di morire a seguito dello sciopero della fame.

Articolo precedenteClima, l’intelligenza artificiale avverte: viaggiamo verso quota +1,5C
Articolo successivoUna nave italiana ha raggiunto per la prima volta il punto più a Sud del mondo via mare