A Terni incontri e confronti dedicati all’innovazione, per sensibilizzare il Centro Italia ai temi del digitale, con speakers nazionali e internazionali e partnership di settore. Per ricordare che ‘il futuro inizia oggi e non domani’, si è svolta la sesta edizione di Terni Digital Week. Tra i vari focus, quello su come la realtà virtuale ed aumentata entra nel settore edile.
A Terni è andata in scena la sesta edizione di Terni Digital Week.
4 giorni di incontri dedicati all’innovazione, workshops e meeting su Intelligenza Artificiale, Comunicazione, Marketing, Social Media, Metaverso, ChatGPT, Robotica, Big Data, gaming, Sanità Innovativa, Blockchain, e-government, Education, Startup e finanza agevolata per le imprese.
L’obiettivo è combattere il divario digitale di carattere culturale presente nella popolazione e nelle imprese, per sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro, accompagnando il processo di trasformazione digitale del sistema Paese.
A Teleambiente il punto sull’edizione 2024 del festival è stato fatto dal presidente di Terni Digital Week, Edoardo Desiderio
“Una sesta edizione ricca di appuntamenti – ha detto Edoardo Desiderio – oggi questa presentazione dedicata al Bim, quindi agli ordini professionali ed è questo il focus, perché anche gli ordini hanno necessità di aggiornarsi e di inserire delle strumentazioni dedicate anche all’intelligenza artificiale, all’interno dei propri studi professionali. L’anno scorso lo abbiamo fatto con le associazioni di categoria, le Pmi del territorio”.
“Il filo conduttore – ha spiegato Desiderio – è quello di cercare di sensibilizzare la cittadinanza su questi temi, che sono temi positivi, vederli in modo positivo e non negativo, con l’uomo sicuramente al centro che deve saper governare queste tecnologie e i suoi strumenti. Pensiamo all’intelligenza artificiale, ma anche alla robotica che entrerà presto nelle nostre case e nei nostri uffici e quindi dobbiamo essere pronti a questa rivoluzione digitale”.
Ma quanto siamo effettivamente pronti?
“Probabilmente non siamo ancora pronti – ha sottolineato Edoardo Desiderio – soprattutto nei territori ed è per questo che nasce Terni Digital. Io mi auguro che possano nascere molte altre organizzazioni come le nostre nelle città medio-piccole, anche nei paesi, proprio perché la rivoluzione poi va a colpire tutto. Non è qualcosa che riguarda solo le grandi città (Roma, Milano, ecc) e dobbiamo essere necessariamente pronti, dobbiamo fare uno sforzo tutti insieme. Noi abbiamo inglobato tanti partner nella nostra organizzazione, che ci aiutano e quindi insieme, dobbiamo governare questa rivoluzione digitale”.
Tra gli appuntamenti, pieno di spunti interessanti è stato quello legato alla rivoluzione digitale in atto nel settore delle costruzioni e delle nuove tecnologie al servizio dei professionisti.
Ai microfoni di Teleambiente è intervenuto l’Ing. Francesco Cappilli, Founder and Chief Executive Officer BIMaking Engineering: “La Building Information Modeling (Bim) è una tecnologia di processo che riguarda il settore delle costruzioni e sta guidando la rivoluzione e la digitalizzazione di queste”.
“L’implementazione che noi mostriamo oggi – ha evidenziato Cappilli – è attraverso integrazioni con la tecnologia del gaming, quindi un’evoluzione in tempo reale e immersiva dei dati che vengono processati nel Bim con l’utilizzo di tecnologie più avanzate”.
Esempi di applicazioni
“Possiamo digitalizzare un aeroporto – ha aggiunto Francesco Cappilli – e vederne i flussi in tempo reale, attraverso l’utilizzo di queste tecnologie, con tutto il tracciamento della fase progettuale e nel futuro, di tutta la parte manutentiva. Questo ovviamente aiuta tutti gli operatori, ma possono essere anche implementate tecnologie di intelligenza artificiale per veicolare i flussi attraverso la sicurezza e quindi tutta una serie di casistiche di tecnologia avanzata ed immersiva”.
Utilizzo ad oggi di questa tecnologia
“La fase Bim – ha ricordato l’Ing. Cappilli sempre a Teleambiente – dal 2025 sarà mandatoria per tutti i progetti in Italia, mentre questa nuova tecnologia che implementa la gamification è molto utilizzata per i flussi di sicurezza o nel settore militare per le simulazioni e poi anche per tutta una serie di casistiche che sono più inerenti all’entertainment: nei musei, nella valorizzazione di edifici storici, ecc.. Diciamo che l’unico limite è la fantasia per l’utilizzo di queste implementazioni”.
La tecnologia Bim è utilissima anche per comprendere l’efficientamento energetico degli edifici
“Grazie al Bim – ha affermato l’ Arch. Lorenzo Pierini, Sustainability manager BIMaking Engineering – riusciamo a capire la modellazione energetica e riusciamo a capire come funziona tutta l’energia dell’edificio, il building envelope ed è molto importanti per quanto riguarda le certificazioni ambientali. Nella casa possiamo anche utilizzare queste tecnologie per l’indoor, Indoor Environmental Quality (IEQ) per l’aria che si respira all’interno delle abitazioni. Sostenibilità e digitalizzazione sono i pilastri fondamentali del Green deal europeo e devono essere applicate di pari passo”.
Sostenibilità nelle nostre case
“Piano piano – ha riferito Lorenzo Pierini ancora a Teleambiente – le case vengono fatte in maniera migliore. Siamo partiti, storicamente molto bene, perché i romani costruivano delle case perfettamente sostenibili, poi dagli anni ‘60 ad oggi si è guardato un po’ più all’economia, ma per fortuna sta riprendendo un’architettura degna di questo nome che guarda alla sostenibilità, alla natura e al pianeta. Adesso bisogna raggiungere certi parametri che sono necessari per la sopravvivenza, non solo nostra, ma delle generazioni future, quindi la parola d’ordine deve essere: ‘sostenibilità’.
L’importanza di questa ‘rivoluzione tecnologica per le professioni è stata ribadita dal presidente della Federazione degli Ordini degli ingegneri dell’Umbria Nazzareno Claudiani
“La rivoluzione che ci attende – ha fatto notare Nazzareno Claudiani – è quella di modellizzare tutte le fasi di progettazione, sia strutturale che impiantistica, in maniera tale che vengano integrate nelle nuove piattaforme informatiche e nei nuovi strumenti disponibili. Tutto ciò per rendere estremamente tracciabile l’operato dei progettisti anche per i futuri interventi e per portare a conclusione le opere, ristrutturazioni o nuove opere, in maniera aderente al progetto”.
Applicazione pratica
“L’esempio pratico – ha concluso Nazzareno Claudiani – potrebbe toccare da vicino come Regione Umbria, è quello che è in corso come ristrutturazione antisismica in parecchi territori, in cui la tecnologia bim è già entrata prepotentemente come obbligo. Già lì abbiamo delle applicazioni importanti molto vicine all’ultima frontiera tecnologica”.