L’AI, addestrata su manuali e sull’esperienza dei tecnici, diventa un assistente virtuale che risolve problemi ‘al posto’ dell’uomo: questo è il progetto di Sapienta di cui si è parlato nell’incontro che si è svolto al Mct Italy di Bettona (Pg). Si tratta di un’ Intelligenza artificiale generativa che supporto i processi aziendali.
A Bettona, in provincia di Perugia, presso la sede della MCT (Marcantonini Concrete Tecnology) Italy, si sono ritrovati circa 50 imprenditori del territorio, per discutere di Intelligenza Artificiale generativa, delle sue applicazioni, delle opportunità e dei vantaggi che offre alle aziende.
L’incontro, promosso da Acacia Group in sinergia con Sapienta, rappresenta una tappa del percorso di avvicinamento all’Economic Challenge di ottobre 2025, che avrà come titolo ‘ll coraggio delle scelte’ e sarà un importante momento di confronto su temi di attualità tra amministratori, imprenditori, rappresentanti del mondo bancario e dell’università.
Sapienta ha sviluppato un assistente tecnico virtuale, in uso, in test, alla MCT Italy, in grado di fornire risposte a clienti internazionali che utilizzano i macchinari industriali, garantendo supporto 24 ore su 24, sette giorni su sette e in tutte le lingue del mondo.
l’Ing. Marco Cosimetti, amministratore delegato di Sapienta ha illustrato le caratteristiche dell’assistente virtuale
“Sapienta – ha spiegato l’ing. Marco Cosimetti – fin dai suoi inizi si pone l’obiettivo di parlare di intelligenza artificiale in maniera semplice. Ringraziamo Marcantonini che ci ha dato l’opportunità di testare la bontà di questo progetto su una azienda reale”.
“Noi – ha ricordato Cosimetti – addestriamo dei sistemi di intelligenza artificiale, che sono già sul mercato, per risolvere particolari e specifiche problematiche delle aziende. In questo caso con la Mct di Marcantonini siamo riusciti a sviluppare un software in grado di fare una sorta di ‘assistente vituale’. Questi assistenti virtuali hanno una caratteristica particolare, che secondo noi è alla base dell’intelligenza artificiale, per come la stiamo proponendo alle aziende, vale a dire che digitalizzano informazioni che diventano un patrimonio della società e soprattutto sono accessibili non più solo a tecnici specializzati”.
“Diventano così – ha aggiunto Marco Cosimetti – informazioni accessibili e la risposta può essere immediata ed anche particolarmente precisa. Una volta che l’Ai è stata addestrata sui manuali e sulle procedure dell’azienda, la risposta è confidente, è attendibile ad una percentuale, anche più alta, di quella che può essere fornita da un operatore. Si ha così una completezza di informazioni che il singolo operatore, talvolta potrebbe non avere”.
“Cerchiamo di dialogare con gli imprenditori – ha continuato l’ing. Marco Cosimetti – cercando di capire le problematiche, le specifiche e i colli di bottiglia, che talvolta ci sono, come per esempio quello relativo al passaggio generazionale. Noi cerchiamo di sviluppare dei modelli che supportino determinati processi e cicli aziendali, in questo caso appunto, l’assistente virtuale, ma stiamo lavorando a tantissimi altri progetti, con tantissime altre aziende”.
Una sfida per le aziende
“La sfida più interessante – ha sottolineato ancora Marco Cosimetti – è quella che un tecnico junior, ad esempio, possa essere supportato dall’intelligenza artificiale; diciamo che l’uomo non è sostituito ma affiancato, aiutato in alcuni processi, soprattutto quelli ripetitivi, cosiddetti a basso valore aggiunto, come ad esempio la lettura di dati, che sono ormai infiniti e un operatore umano ci metterebbe giorni, anche mesi per leggerli”.
“Pensiamo – ha detto in conclusione Cosimetti – anche alle aziende che devono affrontare il problema del passaggio generazionale, quindi trasferire competenze dai più esperti ai più giovani, hanno bisogno di supporto per determinati processi e cicli aziendali e l’AI è davvero sorprendente”.