In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) 3 miliardi a sostegno del settore agroalimentare; 2) Un piano d’azione contro il granchio blu; 3) Continua a crescere il settore biologico italiano; 4) Parmigiano Reggiano, a Identità Milano la ristorazione del futuro
In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress:
1) 3 miliardi a sostegno del settore agroalimentare: Crédit Agricole Italia ed il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (MASAF) hanno siglato un protocollo d’intesa volto a promuovere concretamente lo sviluppo del settore agricolo e agroalimentare italiano, attraverso una partnership strategica che mira a facilitare l’accesso al credito delle imprese del comparto. L’accordo, che prevede lo stanziamento di un plafond dedicato del valore di 3 miliardi di euro, si inserisce in un più ampio programma di sostegno che include servizi di consulenza specialistica, iniziative dedicate ai giovani agricoltori e supporto all’utilizzo di canali alternativi di finanziamento, compreso l’impulso decisivo all’utilizzo delle garanzie ISMEA, come asset strategico da valorizzare a sostegno del merito creditizio delle imprese agricole. “Con questo accordo ribadiamo il nostro impegno al fianco delle imprese agricole italiane, mettendo al centro lo sviluppo sostenibile del settore” – ha dichiarato Giampiero Maioli, Amministratore Delegato di Crédit Agricole Italia e Senior Country Officer. “Con l’accordo rafforziamo il sistema agroalimentare italiano e rilanciamo la produttività delle imprese – ha spiegato il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida – le politiche che stiamo portando avanti hanno rimesso al centro questo settore, che cresce in produzione e competitività”. Particolare attenzione viene riservata al supporto dei giovani che vogliono avviare nuove attività imprenditoriali in agricoltura, a conferma del ruolo della Banca come interlocutore di riferimento nell’accompagnare le imprese agricole e agroalimentari italiane nel loro percorso di crescita, con un focus particolare sulla sostenibilità del business.
2) Un piano d’azione contro il granchio blu: Nuove misure per combattere l’avanzata del granchio blu sono contenute nel Piano di intervento per il contenimento di questa specie, presentato al ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste. Con un finanziamento complessivo di 10 milioni di euro – stanziati nel DL Agricoltura – per il biennio 2025-2026, l’obiettivo è quello di tutelare la biodiversità degli habitat colpiti, contenere e contrastare la proliferazione della specie invasiva, prevenire ulteriori danni economici e promuovere la ripresa delle attività di allevamento e pesca. Tra le principali misure si segnalano il contenimento e lo smaltimento del granchio blu, la protezione delle strutture di acquacoltura, la valorizzazione delle biomasse attraverso utilizzi alternativi e il sostegno economico alle imprese del settore. Le risorse stanziate per la realizzazione del piano straordinario, si sommano agli oltre 44 milioni di euro stanziati dal Ministero negli ultimi anni. Il Piano vede la collaborazione di ISPRA, Consiglio Nazionale delle Ricerche, CREA, Capitanerie di Porto ed Enti territoriali delle regioni più colpite dall’emergenza.
3) Continua a crescere il settore biologico italiano: Continua a crescere il settore biologico italiano, trainato dall’aumento dei consumi interni e dal successo dell’export. I dati che arrivano dall’Osservatorio Nomisma mostrano che le vendite di prodotti bio nel 2024 sul mercato nazionale hanno superato i 6,5 miliardi di euro, mentre l’export agroalimentare biologico ha raggiunto i 3,9 miliardi di euro, segnando un +7% rispetto al 2023. La grande distribuzione si conferma il canale privilegiato per l’acquisto di prodotti biologici, con iper e supermercati che superano 1,6 miliardi di euro. In forte crescita anche i discount. Lieve flessione, invece, per l’e-commerce. Le principali destinazioni dei prodotti biologici italiani sono Germania, Francia, Scandinavia, Benelux e Stati Uniti. Un terzo delle aziende italiane del settore food & beverage, inoltre, prevede di esportare bio nei prossimi anni. A dare maggiore spinta al bio all’estero è l’origine italiana: per il 49% delle aziende del settore food e il 64% di quelle del settore wine, la provenienza italiana è determinante per il successo nei mercati internazionali. Il Belpaese, infatti, è tra i Paesi leader nella produzione bio di qualità, con un’elevata reputazione soprattutto negli Stati Uniti e nei Paesi del Nord Europa. A trainare il successo del Bio è anche la maggiore attenzione dei consumatori al benessere e alla sana alimentazione. Il 47% dei consumatori sceglie bio per l’origine italiana o locale, mentre il 34% ricerca certificazioni DOP/IGP. Cresce l’interesse per confezioni sostenibili (20%) e prodotti 100% vegetali (20%). Ci sono margini di miglioramento invece nella ristorazione. I prodotti locali e a km 0 sono fondamentali per il 90% dei consumatori, mentre il 68% ritiene essenziale la presenza di opzioni bio.
4) Parmigiano Reggiano, a Identità Milano la ristorazione del futuro: Nel 2024, a fronte di oltre 84 mila tonnellate di Parmigiano Reggiano commercializzate in Italia, il canale dell’Horeca ha rappresentato appena il 6,8%, dimostrando un enorme potenziale di sviluppo. Anche per questo, il Consorzio torna a Identità Milano, main sponsor, per la quinta edizione consecutiva, del congresso internazionale di cucina d’autore.