In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Agrivoltaico, dall’Ue aiuti per 1,7 miliardi di euro; 2) Dal governo 22 milioni per il settore; 3) Cambiamenti climatici, la dieta mediterranea è a rischio; 4) I costi nascosti valgono il 10% del Pil mondiale
In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress:
1) Agrivoltaico, dall’Ue aiuti per 1,7 miliardi di euro: Lo scorso 10 novembre, la Commissione europea ha dato il via libera al regime di aiuti di Stato dell’Italia da 1,7 miliardi di euro, finanziato in parte attraverso i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), per sostenere la realizzazione di impianti agrivoltaici. La misura – ha spiegato la Commissione Ue – rientra nella strategia italiana per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e aumentare la quota di energie rinnovabili, in linea con gli obiettivi strategici dell’Ue relativi al Green Deal europeo. La Commissione ha precisato che il regime di aiuti durerà fino al 31 dicembre 2024. Nello specifico, il regime di aiuti sostiene la costruzione e la gestione in Italia di nuovi impianti agrivoltaici per una capacità totale di 1,04 GW e una produzione di energia elettrica di almeno 1.300 GWh/anno. L’aiuto sarà concesso ai produttori agricoli sotto forma di sovvenzioni agli investimenti con un bilancio totale di 1,1 miliardi di €, che coprono fino al 40% dei costi di investimento ammissibili o come tariffe incentivanti, con un bilancio stimato di 560 milioni di euro, da pagare durante la fase operativa dei progetti, per un periodo di 20 anni.
2) Dal governo 22 milioni per il settore;
3) Cambiamenti climatici, la dieta mediterranea è a rischio: Gli effetti dei cambiamenti climatici si stanno facendo sentire con forza, tagliando i raccolti nazionali e mettendo a rischio gli alimenti base della dieta mediterranea con riduzioni che vanno dal 12% per il vino al 30% per le pesche. In calo anche la produzione dell’olio extravergine nazionale, stimata in circa 290 mila tonnellate, ben al di sotto della media dell’ultimo quadriennio. Secondo un’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nei primi dieci mesi, il 2023 si classifica fino ad ora in Italia al secondo posto tra gli anni più caldi dal 1800 con una temperatura superiore di 1,05 gradi la media storica da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800. Un’anomalia climatica, accompagnata da una media di quasi 10 eventi estremi al giorno. Un’annata nera per l’agricoltura italiana con danni che, tra coltivazioni e infrastrutture, superano i 6 miliardi a causa dei cambiamenti climatici, con un taglio del 15% della produzione di riso, del 60% per le ciliegie e del 63% delle pere. Forte ridimensionamento anche nelle colture autunnali come le zucche in calo del 20% o le castagne praticamente dimezzate.
4) I costi nascosti valgono il 10% del Pil mondiale: Il sistema agroalimentare mondiale ha costi nascosti pari ad almeno 10 mila miliardi di dollari, pari al 10% del Pil globale, secondo l’aggiornamento Fao 2023 dell’indagine “The State of Food and Agriculture”. A pagare di più sono i Paesi a basso reddito, ma i costi sono distribuiti in maniera omogenea in tutti gli Stati presi in esame. Circa il 70% è relativo agli impatti sanitari e sulla società di diete non sane. Un quinto dei costi totali sono legati all’ambiente al cambiamento dell’uso del suolo e all’uso dell’acqua. Si tratta di un problema che riguarda tutti i paesi e la cui portata è probabilmente sottostimata a causa delle limitazioni dei dati.