Non si placa la protesta degli agricoltori europei. Nuovi disordini si sono verificati a Bruxelles, la manifestazione è stata indetta in concomitanza con il Consiglio dei Ministri dell’agricoltura dell’Ue ed ha bloccato il centro cittadino.
Nuovi roghi di copertoni e cassonetti hanno infiammato la capitale belga. Almeno 1500 trattori si sono dati appuntamento nel quartiere che ospita le istituzioni europee. Agenti antisommossa hanno cercato di arginare la protesta che ha visto alcuni manifestanti cercare di sfondare i cordoni per dirigersi a Place de Luxemburg.
Dalla Commissione europea arriva la condanna della violenza, pur comprendendo la rabbia dei manifestanti. Gli agricoltori chiedono che sia riscritta la Pac, la politica agricola comune, per assicurare un reddito dignitoso a chi vive di agricoltura. Insufficienti a tale scopo, secondo gli agricoltori, le concessioni sinora promesse dall’Ue. Prezzi equi pagati ai produttori, questo il nodo che le concessioni di Bruxelles non sciolgono.
Altra forte richiesta condivisa dai manifestanti di diversi Paesi è lo stop all’accordo con i Paesi del Mercosur a meno di reciprocità nelle regole di ingresso del cibo.
A Bruxelles era presente anche una delegazione della Coldiretti che ha dichiarato: “Le regole che Coldiretti chiede di modificare all’interno della Politica Agricola Comune riguardano gli eco schemi, riguardano il carico burocratico e la semplificazione in termini di normative. Se non cambia l’approccio la situazione andrà a peggiorare e non a migliorare. Per questo abbiamo messo in campo un lavoro costante di mobilitazione, ma anche di rapporto diretto con le istituzioni europee.”
Intanto il prossimo 2 marzo i trattori italiani torneranno a protestare a Roma in piazza Santi Apostoli.