In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Ue, produzione di gelato in calo nel 2023; 2) Agricoltura sinonimo di riscatto con ‘Ripartiamo dalla Nostra Terra’; 3) I cambiamenti climatici dettano i tempi per la vendemmia 2024; 4) Il benessere passa da una sana alimentazione

 

In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress:

1) Ue, produzione di gelato in calo nel 2023: Nel 2023 l’Unione europea ha prodotto 3,2 miliardi di litri di gelato, con un calo dell’1,4% rispetto all’anno precedente. Lo rileva Eurostat, sottolineando che tra i Paesi Ue, la Germania è stata il principale produttore, con 612 milioni di litri, seguita da Francia e Italia. La Germania, inoltre, ha prodotto in media il gelato con il prezzo più basso, 1,8 euro al litro. Il prezzo medio dell’Italia si è attestato invece a 2,6 euro al litro. Il gelato più costoso arriva dall’Austria, seguita da Ungheria e Grecia. Sempre nel 2023, l’Europa ha esportato gelato per un valore totale di poco superiore al miliardo di euro: il primato dell’export verso i Paesi extra Ue spetta alla Francia, con il 20% complessivo, davanti a Paesi Bassi, Germania e Italia.

2) Agricoltura sinonimo di riscatto con ‘Ripartiamo dalla Nostra Terra’: Agricoltura come sinonimo di riscatto e reinserimento sociale: è questa la filosofia che ha guidato Confagricoltura, JTI Italia e Caritas nella realizzazione di “Ripartiamo dalla Nostra Terra. L’Agricoltura Sociale“. Il progetto, presentato nel corso del Meeting di Rimini, permette a 15 detenuti o ex detenuti, di partecipare attivamente a tutte le fasi della gestione di un’azienda agricola autosufficiente, presso il complesso residenziale ‘Casale del Melagrano‘ di Castrolibero, in provincia di Cosenza.

3) I cambiamenti climatici dettano i tempi per la vendemmia 2024: I cambiamenti climatici stanno dettando i tempi della vendemmia, ma secondo le prime stime, quest’anno la produzione potrebbe tornare ai livelli dell’annata 2022 con produzioni da 250-300mila bottiglie. L’anticipo sui tempi della vendemmia è dovuto sicuramente alle alte temperature sia del periodo primaverile che estivo, e soprattutto all’assenza di piogge che però non ha rovinato la qualità del vino. Nonostante il calo della quantità, la vendemmia 2024 ha delle buone premesse, anche se sarà divisa in due: da una parte il nord Italia e parte del centro, in particolare Toscana e Lazio, dove le piogge sono state sufficienti; dall’altro, il sud, vittima della crisi idrica. Il risultato sarà una qualità complessiva buona ma non eccellente. Al nord è previsto un aumento, seppur contenuto, dei volumi in diverse aree con l’incognita però dei problemi fitosanitari dovuti alle abbondanti precipitazioni primaverili. Al sud inceve si stima un calo della produzione come conseguenza della perdurante siccità. Il caldo, in alcuni casi, ha creato ustioni sui grappoli e appassimenti fuori tempo, ma ha creato alle viti meno problemi e ha bloccato la peronospora, un fungo dannoso per i vitigni che nel 2023 ha causato cali di produzione.

4) Il benessere passa da una sana alimentazione: Seguire una corretta alimentazione, fare attività fisica, dormire bene e ridurre i livelli di stress e di ansia. Sono le priorità per gli italiani per mantenersi in salute emerse da una ricerca svolta dall’Osservatorio Opinion Leader 4 Future, il progetto sull’informazione consapevole nato dalla collaborazione tra Gruppo Credem e l’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (ALMED) dell’Università Cattolica. Più in dettaglio, per il 71% degli italiani una sana alimentazione risulta un aspetto imprescindibile per vivere in salute, percentuale che sale al 78% per le donne e al 79% per gli over 64 anni. Due sono gli accorgimenti più seguiti dagli italiani per un’alimentazione corretta: bere molta acqua (63%) e mangiare molta frutta e verdura (50%). Per effettuare scelte in campo alimentare, il 60% del campione afferma di affidarsi a istituzioni sanitarie e medici. Tuttavia, i dati relativi alle fasce di popolazione più giovane evidenziano anche la rilevanza di allenatori personali (personal trainer) e dei creatori dei contenuti su internet. Questa attenzione all’alimentazione fatica però a trovare riscontro nella pratica: solo la metà del campione intervistato dichiara di saper distinguere in modo chiaro i prodotti sani e il 28% degli intervistati legge in modo sistematico l’etichetta di ciascun prodotto, percentuale che arriva al 38% per gli over 64. In particolare, gli elementi a cui si presta più attenzione risultano essere la data di scadenza (68%), la provenienza (54%) e i valori nutrizionali (49%).