In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Agricoltura, Italia prima in Unione europea per valore aggiunto; 2) Export agroalimentare da record, verso quota 70 mld; 3) Il Made in Italy protagonista a Wine Paris; 4) Rallenta il mercato italiano dell’agricoltura 4.0
In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress:
1) Agricoltura, Italia prima in Unione europea per valore aggiunto: Nel 2024 aumentano la produzione e il valore aggiunto dell’agricoltura, secondo quanto rileva l’Istat. Le stime per il 2024 hanno evidenziato un incremento dell’1,4% dei volumi dei beni prodotti dal settore e una crescita dello 0,8% dei relativi prezzi di vendita. L’Italia è il Paese con il più alto valore aggiunto agricolo nell’Unione Europea. Annata favorevole per frutta, ortaggi freschi e vino. Il Belpaese, alla leadership nella produzione vitivinicola, ha aggiunto quella nella produzione di ortaggi. In flessione invece cereali, olio d’oliva e foraggi. In aumento i prezzi dei prodotti delle coltivazioni, mentre sono calati quelli del comparto zootecnico. Significativa anche la diminuzione dei prezzi dei beni e servizi impiegati nel settore. Il calo dell’input di lavoro impiegato nel settore agricolo è risultato più significativo rispetto alla media degli altri Paesi Ue. I volumi prodotti aumentano soprattutto nelle coltivazioni e nel comparto zootecnico, in calo invece le attività dei servizi agricoli.
2) Export agroalimentare da record, verso quota 70 mld: Con un aumento dell’8% in valore rispetto al 2023 cresce in controtendenza, a fronte della lieve flessione generale dello 0,4%, l’export agroalimentare Made in Italy che ha chiuso il 2024 a quota 69,1 miliardi. Lo confermano i dati diffusi dall’ISTAT sul commercio con l’estero. Il vino resta il prodotto più esportato, seguono l’ortofrutta trasformata, i formaggi, la pasta, gli altri derivati da cereali, frutta e verdura fresche, salumi e olio d’oliva. La Germania si conferma il principale sbocco dei prodotti agroalimentari italiani con 10,6 miliardi, mentre gli Stati Uniti sono primo mercato extra Ue per un valore di 7,8 miliardi, in crescita del 17% rispetto all’anno precedente. Un successo frutto di una filiera che, dal campo alla tavola vede impegnati 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole e 70mila industrie alimentari. Per il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, questo dato è frutto del lavoro quotidiano del sistema imprenditoriale italiano, che continua a investire in innovazione e sostenibilità facendosi trovare pronto alle esigenze dei mercati internazionali, senza mai rinunciare alla tradizione e all’identità. “La crescita costante delle esportazioni – ha commentato il Ministro – dimostra che il made in Italy agroalimentare è sempre più sinonimo di eccellenza. Il governo Meloni lavora con determinazione per rafforzare ulteriormente questa traiettoria, tutelando i nostri produttori, contrastando le contraffazioni e promuovendo la qualità certificata dei nostri prodotti”. “Fare sistema e indossare la maglia azzurra – ha aggiunto Lollobrigida – significa lavorare insieme, istituzioni e imprese, per aprire nuove opportunità commerciali e difendere gli interessi della nostra Nazione. Il successo del settore agroalimentare si traduce in crescita economica e occupazione per l’intero sistema Italia. Continueremo a mettere in campo ogni azione utile per sostenere chi ogni giorno contribuisce a questo straordinario risultato”.
3) Il Made in Italy protagonista a Wine Paris: Oltre mille aziende rappresentative del Made in Italy partecipano all’edizione 2025 di Wine Paris, il grande salone francese dedicato al vino e ai distillati, appuntamento internazionale di riferimento per i professionisti del settore. L’Agenzia ICE conferma la sua partecipazione al salone con una delegazione di aziende italiane in significativa crescita rispetto allo scorso anno: 145 produttori italiani animano il Padiglione Italia.
4) Rallenta il mercato italiano dell’agricoltura 4.0: Per la prima volta rallenta il mercato italiano dell’agricoltura 4.0. Nel suo complesso, il mercato è sceso dai 2,5 MLD € del 2023 ai 2,3 MLD € del 2024 registrando un calo dell’8%. A scattare questa fotografia è stato l’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia, che ha analizzato gli investimenti effettuati nel corso del 2024. A scendere, in particolare, sono gli investimenti in macchinari, il 29% del totale e attrezzature (26,5%). Continuano a crescere, invece, le soluzioni software, come i sistemi di mappatura di coltivazioni e terreni che, tuttavia, non compensano il calo degli investimenti legati all’hardware. Il rallentamento del mercato di Agricoltura 4.0 – evidenzia il report – è causato dalla flessione dei redditi agricoli, dagli investimenti già realizzati negli scorsi anni, ma anche della riduzione degli incentivi pubblici. In Italia, l’84% delle aziende agricole utilizzatrici di soluzioni 4.0 ha già usufruito di almeno un incentivo e gli stessi provider tecnologici (81%) ritengono che le agevolazioni pubbliche negli ultimi anni siano state un fattore chiave per la crescita. Ad intensificare l’adozione delle tecnologie sono state infatti le aziende che ne erano già utilizzatrici, mentre è cresciuta poco la quota di nuovi investimenti. Il 41% delle aziende adotta oggi almeno una soluzione di Agricoltura 4.0, il 29% due o più.