Sono stati assegnati a realtà di tutta Italia che si sono contraddistinte per la sostenibilità e la resilienza i riconoscimenti Bandiera Verde Agricoltura 2024.
CIA-Agricoltori italiani assegna da vent’anni il premio destinato ai campioni dell’agricoltura. Un settore che l’Europa considera sempre più importante e che nel nostro Paese vale un giro di affari pari a 40,5 miliardi di euro.
Tra le realtà premiate vi sono il più grande bosco bioenergetico d’Europa, creato in provincia di Como, un’azienda al femminile a Ravenna, che coltiva il luppolo per la produzione della bionda d’autore artigianale Made in Italy e, tra i comuni, Terlizzi “per la sua importante attività florovivaistica” e Torremaggiore, “famosa per l’oliva Peranzana e il liquore Mirinello”. I premi sono stati conferiti nella sede della Camera di commercio di Roma, al Tempio di Vibia Sabina e Adriano.
Particolare attenzione è stata prestata ai giovani agricoltori e al loro potere di trasformare l’agricoltura italiana in una realtà sempre più dinamica e aperta alle innovazioni. Di importanza strategica sono le aziende che permettono il ripopolamento delle aree interne a rischio abbandono, le aziende che puntano sul turismo sostenibile e quelle che investono sulla formazione.
Nella sezione Agri-Cinema è stato premiato “Un mondo a parte”, film diretto da Riccardo Milani e interpretato da Antonio Albanese e Virginia Raffaele. “Una testimonianza su come l’istruzione e l’integrazione siano elementi fondamentali per garantire il presidio territoriale delle aree interne e di montagna, con lo straordinario paesaggio dell’appennino abruzzese a fare da sfondo alla perseveranza dei protagonisti.”
“Sul podio, quest’anno, c’è la rappresentazione di un’agricoltura capace di guardare a un futuro non solo possibile, ma soprattutto ideale per il settore.– ha dichiarato il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini – Come produttori di cibo, bene primario per eccellenza, stiamo affrontando troppe sfide su più fronti, ma cambiamenti climatici e tensioni geopolitiche non devono impedirci di riconoscere i nostri traguardi e le nostre potenzialità per lo sviluppo del comparto, delle comunità rurali e di un’intera economia, ancora grande nel mondo per il suo Made in Italy agroalimentare. Non andremo da nessuna parte senza capacità di visione e coraggio di innovare, fiducia nella ricerca e nella sperimentazione, ma senza dimenticare le radici. Molte aziende sono già avanti e Bandiera Verde c’è per valorizzarle”.