Occhi puntati sull’agricoltura 4.0. I dati diffusi durante Agrifood Future 2024, a Salerno dall’8 al 10 settembre, registrano un incremento del 19 per cento del settore in un solo anno.
L’evento parte dalla consapevolezza che, secondo le stime, nel 2050 10 miliardi di persone popoleranno la terra, trovare cibo per la popolazione mondiale sarà un’impresa. Se ripensare il sistema del cibo diventa un obbligo, la tecnologia può costituire uno strumento irrinunciabile in agricoltura.
“Ricerca, tecnologie, innovazione, sono necessarie per studiare nuove vie per rendere disponibile cibo sicuro, sano ed accessibile per tutti.” Si legge nel Report.
L’agricoltura 4.0 si caratterizza per la razionalizzazione di ogni fase della lavorazione grazie all’impiego di tecnologia come l‘intelligenza artificiale, la robotica o l’agricoltura verticale.
Grazie a strumenti come l’IoT, l‘internet delle cose, che collegando diversi dispositivi permette a questi di scambiarsi informazioni, si è riusciti a rendere l’agricoltura più sostenibile. L’uso del Big Data e di Big data Analytics, rende possibile migliorare la risposta alle conseguenze della crisi climatica, aumentare la produzione e la sostenibilità sociale dell’agricoltura.
2,5 miliardi il valore del settore nel 2023. Il settore sta velocizzando la sua transizione digitale. L’agricoltura del futuro appare sempre più tecnologica, grazie all’elaborazione di grandi volumi di dati è possibile gestire le risorse tagliando gli sprechi e aumentando la resa.
Andrea Prete, Presidente Unioncamere e Presidente della CCIAA di Salerno ha dichiarato: “Capiamo in che modo tutta la scienza e la tecnologia ci possono aiutare nel costruire un modello di innovazione (scientifica e tecnologica) che sia vantaggioso per il sistema impresa e rispettoso delle peculiarità territoriali. L’innovazione delle nostre imprese, grazie anche al confronto con il mondo della ricerca scientifica e tecnologica, è motore di sviluppo nazionale e dei territori e noi delle Camere di Commercio Italiane abbiamo un ruolo chiave sia nel supporto delle singole PMI sia nel supporto a processi sistemici che orientino le opportunità verso interessi tangibili e concreti. È un momento pieno di grandi ed irripetibili opportunità (Centro Nazionale Agritech, PNRR, PAC, etc.) intendiamo prendere parte al dibattito per indirizzare le risorse verso un modello di sviluppo pensato CON le imprese e non SULLE imprese. Con Agrifood Future intendiamo aprire un confronto critico e costruttivo e ci candidiamo per essere da ponte – con progetti ed iniziative concrete – tra grandi e piccole imprese, tra mondo accademico e mondo imprenditoriale, tra mercati ed investitori.”