
È la richiesta che i sindaci di Bologna, Virginio Merola e di Torino, Chiara Appendino rivolgono al Governo che sta per nascere, in occasione del summit tra primi cittadini “Le città per l’economia circolare“.
Per Merola “l’idea di sviluppo sostenibile passa dalle città. Le direttive europee dell’agenda 2030 – dice – sono chiare, ma per raggiungere gli obiettivi servono un quadro nazionale chiaro e risorse certe”.
“Chiederemo – prosegue il Sindaco di Bologna – un’agenda nazionale che si confronti con le richieste dei sindaci metropolitani per raggiungere gli obiettivi europei. E per farlo servono un quadro nazionale chiaro e risorse certe”.
“Gli enti locali hanno grandi responsabilità – afferma invece Chiara Appendino – i Comuni e le Città Metropolitane possono e devono essere il motore di sviluppo per gli obiettivi dell’agenda 2030 ma perché siano davvero i soggetti attuatori di queste azioni servono risorse economiche e un’agenda urbana nazionale o rischiamo di avere tanti sindaci che si confrontano, fanno scelte anche coraggiose, sono protagonisti ma non hanno un collettore che permetta di far sì che l’Italia sia riconosciuta maggiormente”.
Nell’Agenda Urbana Nazionale, si individuano i temi fondamentali di sviluppo nel quale vengono determinate le priorità a sostegno delle Città che riguardano in particolare la povertà, la segregazione spaziale e sociale, il cambiamento demografico e l’utilizzo delle energie rinnovabili.
È stata la stessa Commissione Europea ad invitare ciascun paese membro a dotarsi di una “ambiziosa Agenda Urbana” che vede le città direttamente coinvolte nelle strategie di sviluppo.
Con l’approvazione del Patto di Amsterdam (che istituisce l’Agenda Urbana dell’Unione Europea), sono individuati i temi fondamentali di sviluppo in una tempistica di azione a fine 2017.
12 i temi che la compongono:
1) Inclusione dei migranti e dei rifugiati,
2) qualità dell’aria;
3) povertà urbana,
4) housing,
5) economia circolare,
6) adattamento ai cambiamenti climatici,
7) transizione energetica,
8) mobilità urbana,
9) transizione digitale,
10) acquisti pubblici,
11) lavori e competenza nell’economia locale,
12) uso sostenibile del terreno e soluzioni eco-based
Il Programma Operativo Nazionale dedicato alle “Città metropolitane” vuole rispondere a diverse esigenze:
- la centralità delle Città nell’agenda europea di sviluppo sostenibile e coesione sociale, sostenuta dal Parlamento Europeo, dal Comitato delle Regioni e dalla Commissione europea;
- la concentrazione nelle grandi aree urbane di questioni urgenti di sviluppo e coesione;
- il disegno di riforma costituzionale e amministrativa per l’istituzione delle Città metropolitane che assegna un ruolo sempre più importante ai Sindaci dei grandi Comuni;
- l’esigenza di rafforzare il ruolo delle istituzioni di governo urbano come soggetti chiave delle strategie di investimento e del dialogo interistituzionale.