La stilista britannica creatrice del punk da sempre era impegnata in campagne per promuovere la sostenibilità. Il suo ultimo monito: “Fermare il cambiamento climatico”.
E’ morta all’età di 81 anni la stilista britannica Vivienne Westwood, regina dello stile punk e negli ultimi 60 anni grande innovatrice nel settore della moda.
La designer, malata da tempo, è morta “serenamente e circondata dalla sua famiglia, a Clapham, nel sud di Londra”, come si legge sul profilo social della stilista.
Vivienne Westwood insieme a Malcolm McLaren, il manager dei The Sex Pistols, punk band degli anni 70, da cui ebbe anche un figlio, aprì la boutique SEX a Chelsea a Londra. In quel negozio la Westwood espose i suoi primi lavori come stilista. Tra questi gli abiti in gomma che hanno reso l’abbigliamento fetish trend e le iconiche T-shirt dei Sex Pistols. Negli anni Ottanta la fonte d’ispirazione della Westwood divennero gli abiti d’epoca e lo stile dei pirati. Fu insignita anche dalla Regina Elisabetta II dell’Order of the British Empire nel 1992.
Vivienne Westwood died today, peacefully and surrounded by her family, in Clapham, South London.
The world needs people like Vivienne to make a change for the better. pic.twitter.com/YQwVixYUrV
— Vivienne Westwood (@FollowWestwood) December 29, 2022
I am so fucking devastated. What a loss for the fashion world. RIP Vivienne Westwood </3 I can’t believe it. pic.twitter.com/ac3megyhOh
— linda (@itgirlenergy) December 29, 2022
Vivienne Westwood da sempre attivista per il clima: “Prendiamoci cura del pianeta”
Le sue creazioni hanno vestito generazioni di giovani ribelli, così come lo era lei, rivoluzionando totalmente il mondo della moda. Ma la stilista britannica creatrice del punk da sempre era soprattutto impegnata in diverse campagne per promuovere la sostenibilità.
“Il capitalismo è un crimine. È la causa principale della guerra, del cambiamento climatico e della corruzione“, ricordava la stilista.
La Vivienne Foundation una società senza scopo di lucro, fondata da Westwood alla fine del 2022, con i suoi figli e il nipote, sarà lanciata ufficialmente il prossimo anno per onorare e continuare l’attivismo di Vivienne. L’obiettivo della Fondazione, infatti, si fonda su quattro pilastri: cambiamento climatico, stop alla guerra, difesa dei diritti umani e protesta contro il capitalismo.
Il suo ultimo monito: “Fermare il cambiamento climatico. Questa è una guerra per l’esistenza stessa della razza umana. E quella del pianeta. L’arma più importante che abbiamo è l’opinione pubblica. Diventa un combattente per la libertà”.
Nel 2005 aveva lanciato una grande campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia dell’ambiente. Dopo aver promosso il manifesto “Active Resistance to Propaganda”, nel 2010 aprì il blog Climate Revolution, non sulla moda ma sulle iniziative ambientali e approfondimenti su temi quali sostenibilità e global warming.
Negli ultimi mesi fece molto discutere lo spot di cui la stilista è stata protagonista, interpretato per PETA, organizzazione per la difesa dei diritti degli animali. Nel video, la Westwood parla agli spettatori mentre si sta facendo una lunga doccia. “Sono una guerriera ecologica. Anche se mi piace stare a lungo sotto la doccia ho la coscienza pulita perché sono vegetariana”, dice la Westwood nello spot.
Nello spot la stilista richiama l’attenzione sull’enorme quantità di acqua usata dall’industria della carne. “Eliminando la carne dalla tua dieta, contribuisci al bene del pianeta più che riciclando e usando un’automobile ibrida insieme“, spiega la stilista sotto la doccia.
In una delle sue collezioni presentata nell’ambito della London Fashion Week ed ispirata al dipinto “Daphnis and Chloe” (1743) del pittore rococò francese François Boucher, i tessuti erano stati realizzati in lana a stampa tartan, i capi in denim riciclato, i viscosa da fonti sostenibili, in sete organiche stampate con innovativi sistemi ecologici, con l’idea di creare abiti che durino nel tempo e da indossare in più stagioni. Oltre il 90% della collezione Autunno-Inverno 2021/22 è stata realizzata con materiali che hanno un ridotto impatto ambientale, sposando in pieno il concetto di moda sostenibile.
Inoltre, la Westwood ha lavorato con fornitori che hanno sostenuto il Greenpeace Detox Program e il programma 4sustainability che aiuta quei fornitori a implementare le linee guida ZDHC (Zero Discharge di sostanze chimiche pericolose) per ridurre il loro uso di sostanze chimiche pericolose nella tintura e nella lavorazione.
Vivienne Westwood.
Mother of Punk.
Non conformist.
Original icon.RIP pic.twitter.com/6AJoMyy9kr
— Rough Trade (@RoughTrade) December 29, 2022