Home Attualità La California mette sotto accusa Nestlé: ‘estrae illegalmente troppa acqua’

La California mette sotto accusa Nestlé: ‘estrae illegalmente troppa acqua’

Nestlè sempre più nel mirino delle autorità californiane. O riduci le estrazioni o dovrai farne a meno per sempre. È l’ultimatum che lo Stato della California ha inviato alla multinazionale svizzera dopo anni di denunce (andate a vuoto) in cui Nestlé era accusava di estrarre troppa acqua dal torrente Strawberry Creek.

Da una parte abbiamo la Nestlè che, grazie ad una concessione della metà del diciannovesimo secolo, pompa ogni anno enormi quantitativi d’acqua dalla foresta di San Bernardino per imbottigliarla con il marchio Arrowhead Water.

Dall’altra, lo Stato della California che regolarmente deve fare i conti con la siccità, la mancanza di acqua potabile e gli incendi.

Ma non finisce qui.

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Le autorità statali californiane hanno accusato la multinazionale di estrarre illegalmente una parte non indifferente di quell’acqua, nella misura di diverse milioni di litri, dallo Strawberry Creek, un affluente del fiume di Santa Ana, che fornisce buona parte del fabbisogno idrico di una popolazione di 800 mila abitanti.

Secondo quanto ha scritto il giornalista Tom Perkins sul Guardian, nonostante lo Strawberry Creek sorga su un terreno di proprietà dello stato federale, Nestlé non ha pagato “praticamente nulla” per estrarre e imbottigliare acqua.

Nel 1987, Nestlè ha rilevato la società Arrowhead Water, che estraeva l’acqua dalle fonti della foresta di San Bernardino fin dalla fine dell’Ottocento, e da allora ha pagato solo 524 dollari all’anno per rinnovare i permessi.

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Sono datate 2015 le prime inchieste sulle estrazioni di Nestlè e da allora tutte le denunce sono rimaste inascoltate.

Ora però la California ha deciso di fare sul serio: lo scorso 23 aprile, il Consiglio statale per il controllo delle risorse idriche ha inviato a Nestlè una lettera in cui le concedeva “20 giorni dal ricevimento di questo avviso” per rispondere.

Il processo potrebbe portare a un ordine formale di cessazione delle estrazioni e possibili sanzioni pecuniarie.