Acque minerali contaminate, lo scandalo Nestlé in Francia preoccupa anche i consumatori della Germania, che chiedono più trasparenza e il ritiro delle bottiglie dalla vendita.
Lo scandalo delle acque in bottiglia scoppiato in Francia qualche mese fa preoccupa anche i consumatori e gli ambientalisti tedeschi, che temono che l’acqua contaminata da batteri, pesticidi e PFAS sia venduta anche in Germania.
La notizia ha travolto la multinazionale Nestlé che si occupa anche di acqua, come la Perrier: è stato scoperto che le sue fonti erano contaminate da PFAS, batteri e residui di pesticidi.
I media francesi Le Monde e France Info, avevano scoperto la contaminazione da escherichia coli e altri batteri nei pozzi usati per imbottigliare l’acqua Perrier. A seguito della scoperta, le autorità francesi avevano ordinato l’interruzione delle attività immediata nello stabilimento di Vergèze. A scopo precauzionale, Nestlè ha distrutto circa 2 milioni di bottiglie Perrier, specificando che le altre bottiglie rimaste sul mercato erano adatte al consumo.
Come spiega il Salvagente però, la documentazione dell’Anses (Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e sanitaria sul lavoro) ha indicato che il ministero della Salute francese era già al corrente della contaminazione delle acque minerali di Nestlé, tra cui Hépar, Vittel, Contrex.
Acque minerali contaminate, in Germania chiedono a Nestlé di ritirarle dal commercio
In Germania, gli ambientalisti stanno facendo pressione affinché vengano presi provvedimenti riguardo all’acqua minerale contaminata, che ipotizzano sia arrivata anche nel loro Paese.
L’associazione tedesca Foodwatch ha denunciato la situazione attraverso una lettera aperta indirizzata all’amministratore delegato di Nestlé Deutschland Christoph Ahlborn. Nella lettera, firmata già da più di 38.000 persone, si chiede il ritiro immediato delle bottiglie contaminate e di “mettere tutti i fatti sul tavolo” rivelando quanta dell’acqua oggetto di truffa è stata venduta in Germania. Oltre alla “frode”, l’azione degli ambientalisti mira a sottolineare i pericoli per la salute dei consumatori.
“Ad oggi non vi è stato alcun richiamo pubblico. I consumatori sono rimasti all’oscuro per settimane e non sanno: quali prodotti sono interessati? E le autorità di controllo in Germania tacciono”, dichiara Chris Methmann Direttore generale di Foodwatch Germania.
Skandal um Nestlé-Wasser: Weder das @BVL_Bund noch die zuständige Kontrollbehörde in Frankfurt a.M. haben geeignete Maßnahmen ergriffen, um Verbraucher:innen vor Betrug und Gesundheitsrisiken durch das illegal desinfizierte Wasser zu schützen. https://t.co/epfak9CdLt pic.twitter.com/eTI2bYqGOK
— foodwatch Deutschland (@foodwatch_de) May 17, 2024
In particolare, per l’Ufficio federale per la protezione dei consumatori e la sicurezza alimentare, la questione non è di sua competenza e ha rimandato la responsabilità alle autorità locali.
L’ufficio per l’ordine pubblico di Francoforte invece, ha risposto a Foodwatch dichiarando che non “erano necessarie misure speciali” e ha sottolineato la responsabilità delle autorità francesi per il ritiro delle acque minerali.
La mancanza di azione evidenzia – secondo Foodwatch – la necessità di regole condivise a livello europeo che obblighino le aziende e le autorità competenti ad avvisare i consumatori tempestivamente e una maggiore trasparenza nel regolare il settore delle acque minerali.