abbigliamento usato rifiuti

Abbigliamento usato, dono o rifiuto? Legalità o illegalità?

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Cosa succede quando gettiamo i nostri rifiuti tessili nei cassonetti? Quali sono destinati a riciclo e quali donati? A rispondere a queste domande Andrea Fluttero, presidente UNIRAU. 

Dono o rifiuto? Legalità o illegalità? Riuso o riciclo? Questi sono alcuni degli interrogativi che emergono quando si parla di rifiuti tessili urbani.

Andrea Fluttero, presidente di UNIRAU, l’Unione imprese raccolta riuso e riciclo abbigliamento usato, presente a Rimini ad Ecomondo, ha fatto chiarezza su questi punti e su come funziona la filiera destinata nei prossimi anni a raccogliere e gestire in modo industriale, efficiente e tracciabile, un flusso crescente di rifiuti che, diversamente, genererebbe costi economici ed ambientali per il nostro Paese.

“Quando parliamo di rifiuti tessili non parliamo solo di abbigliamento usato ma anche del cosiddetto tessile domestico, ovvero tende, asciugami, coperte. Inoltre, i rifiuti di abbigliamento non sono solo tessili, ad esempio, un paio di scarpe sono fatte di cuoio.spiega ai microfoni di TeleAmbiente Andrea FlutteroPrimo concetto da chiarire, questi rifiuti sono di competenza dei Comuni che affidano questa raccolta a cooperative o aziende che si aggiudicano una gara. Se invece un cittadino vuole donare, la norma è molto chiara: deve consegnare questi prodotti, come dono, presso la sede dell’associazione benefica che si occuperà di donarli. Quando questi vengono messi, invece, all’interno di un contenitore stradale, il cittadino sta facendo una raccolta differenziata, che è sicuramente una buona cosa, ma non è finalizzata al dono. È finalizzata a ridurre gli impatti ambientali ed avviare la raccolta al riuso. Questa è la filiera nel suo insieme“.

E aggiunge: “Per noi di UNIRAU è molto importante spiegare ai cittadini come funziona questa filiera per evitare equivoci, soprattutto sulla distinzione tra dono e rifiuto. Se volete donare rivolgetevi ad una onlus, se volete fare una corretta raccolta differenziata e sapere che quello che avete conferito nei cassonetti non finisce tutto in discarica, ma viene valorizzato attraverso un prolungamento della vita di quello che ancora può essere utilizzato, o una trasformazione, come nel caso di materie prima quali cotone o acrilico, conferitelo nei cassonetti bianchi o gialli o di altro colore a seconda della regione“.

Il presidente di UNIRAU ci ha spiegato anche come funziona la filiera della raccolta e riciclo dei rifiuti tessili urbani.

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