Il 22 giugno l’Anfiteatro Romano di Terni ospita Sebastiano Somma in uno spettacolo delicato e sobrio che ricorda Battisti e Dalla in un modo insolito. Due artisti diversi, ma accomunati dal loro genio, e non solo, sono nati infatti nello stesso anno, nello stesso mese, a distanza di poche ore.
Sabato 22 giugno alle ore 21, all’Anfiteatro Romano di Terni, va in scena lo spettacolo ‘Lucio incontra Lucio’.
Un dialogo virtuale tra i due Lucio della musica italiana, Dalla e Battisti, artisti nati nello stesso anno, nello stesso mese, a distanza di poche ore.
Il primo è nato il 4 marzo del 1943, il secondo il 5.
L’evento organizzato dalla Fondazione Fulvio Sbrolli di Terni, in collaborazione con l’assessorato alla cultura del comune, è stato scritto da Liberato Santarpino e vede la partecipazione dell’attore Sebastiano Somma.
La presentazione dello spettacolo si è svolta a Terni, sono intervenuti: Michele Rossi dell’associazione Terni Città Futura, l’assessore alla cultura del comune Michela Bordoni e la presidente della Fondazione Fulvio Sbrolli, Margherita Sbrolli.
“Non è – ha spiegato Margherita Sbrolli a Teleambiente – il solito spettacolo dove si ricalcano le canzoni dei due autori, magari con tentativi di emulazione o di copia”.
“Questo – ha detto Margherita Sbrolli – è un evento dove si mette in risalto proprio la differenza e si vuole però commemorare e ricordare, soprattutto a chi non ha avuto la fortuna di conoscerli, quelli che sono stati due capisaldi della canzone d’autore italiana. L’uno nella sua scontrosità, cioè Lucio Battisti, nella sua solitudine, nella quale è riuscito a produrre delle canzoni eterne. L’altro nel suo desiderio di stare in mezzo alla gente, di parlare con tutti e di farsi carico delle faccende umane che riguardavano il prossimo”.
“Uno spettacolo teatrale e cantato da personaggi importanti – ha sottolineato la Sbrolli – perché c’è l’Orchestra da Camera della Campania che ha dato i suoi cantanti e musicisti, con Sebastiano Somma che è la voce narrante”.
La trama
“Somma – ha ricordato Margherita Sbrolli ancora a Teleambiente – racconta questa storia, tra il fantastico e l’irreale, di questo Zeus che nel 1943 ha voluto regalare all’Italia due perle, i due cantautori di cui si parla, quasi a compensazione dei dolori e delle lacrime della guerra”.
“Lucio Battisti – ha commentato Sbrolli – è stato un innovatore della musica italiana, ma non è sicuramente indirizzato verso il jazz, verso cui invece si è diretto Lucio Dalla. Quindi sono due produzioni completamente diverse che hanno fatto la nostra storia”.
“Noi (Fondazione Sbrolli, ndr) abbiamo voluto scegliere questo spettacolo – ha evidenziato Margherita Sbrolli – per chiudere un anno di lavoro molto importante della Fondazione e dedicarlo a colui il quale è dedicata la Fondazione (Fulvio Sbrolli, ndr) perché, per prima cosa, era innamorato di Battisti ed era innamorato del mare, come lo era anche Lucio Dalla. Poi questi due artisti hanno rappresentato la nostra gioventù, gli anni più belli”.
“Ci è sembrato uno spettacolo delicato e sobrio – ha concluso la presidente Margherita Sbrolli – adatto per essere dedicato a Fulvio Sbrolli”.
I biglietti sono acquistabili da New Sinfony a Terni oppure su www.ticketitalia.com