La ricorrenza nasce nel 2017 ed è stata istituita dal Ministero dell’Istruzione per sensibilizzare sul tema
Il 7 febbraio ricorre la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, un appuntamento importante, voluto dal Ministero dell’Istruzione, per sensibilizzare sul tema. Il fenomeno del bullismo è infatti in aumento in tutto il mondo: le statistiche più recenti delle Nazioni Unite riportano che nel mondo 1 studente su 3, tra i 13 e i 15 anni, ha vissuto esperienze di bullismo. Sono 246 milioni di bambini e adolescenti che nel mondo subiscono ogni anno qualche forma di violenza a scuola o episodi di bullismo. Anche il cyberbullismo è in sensibile aumento: la maggior parte dei dati disponibili riguarda indagini condotte nei Paesi industrializzati, con percentuali che variano tra il 5% e il 20% della popolazione minorile, che ha subito episodi di cyberbullismo.
A giocare un ruolo cruciale nello sviluppo di questo fenomeno online è il gap tecnologico genitori-figli, sempre più elevato, come ha spiegato il Consigliere del CORECOM Lazio Federico Giannone, ospite di CrescimiTu su TeleAmbiente: “Il bullismo è un fenomeno che è sempre esistito, da prima dell’avvento della rete. Adesso con la rete è diventato di dominio pubblico e a questo si aggiunge un elemento importantissimo che gli esperti chiamano emergenza educativa. La famiglia è sempre meno presente nell’educazione dei figli e c’è questo gap digitale e i genitori non conoscono le nuove tecnologie e le modalità di approccio alla rete dei propri figli e finiscono per sottovalutarlo”.
Oltre al gap tecnologico c’è anche la questione dello sviluppo delle piattaforme social, come ha spiegato l’Avvocato Luisa Di Giacomo, portavoce del Centro Nazionale Anti-Cyberbullismo: “C’è stato il tema dell’avvento dei social e dunque di un’interazione sul web che è andata oltre. Sui social i giovani, pur essendo nativi digitali e in grado di utilizzare gli strumenti, mancano di consapevolezza di ciò che stanno facendo veramente. Mi rendo conto, nel mio lavoro, che la percezione di quello che avviene online non c’è”.