È “prioritario perseguire una strategia di indipendenza tecnologica nell’ambito dell’Unione europea” ma c’è “piena consapevolezza dei potenziali rischi connessi alle nuove tecnologie ed alla necessità di adottare nuove iniziative che rafforzino il livello di protezione, avendo come primario criterio di riferimento la tutela della sicurezza nazionale”.
È quanto emerge dalla riunione sul 5G tra il Presidente del Consiglio ed i capi delegazione di maggioranza Dario Franceschini, Alfonso Bonafede, Roberto Speranza, Teresa Bellanova, i ministri Roberto Gualtieri, Luigi Di Maio, Enzo Amendola, Stefano Patuanelli, Lorenzo Guerini e il sottosegretario Riccardo Fraccaro.
Nel particolare, punto centrale dell’incontro è stata la legislazione italiana in materia riguardo all’attuazione delle varie previsioni legislative mirate a rafforzare il sistema di difesa e sicurezza nazionale rispetto ai servizi di comunicazione 5G.
Superbonus 110%, tutto quello che c’è da sapere VIDEO
“Il confronto – spiegano fonti di Palazzo Chigi – ha condotto a una condivisa valutazione positiva dell’assetto normativo di cui l’Italia si è dotata negli ultimi tempi, che appare ben strutturato, orientato alla definizione e prescrizione di standard di sicurezza molto elevati, e idoneo a garantire un adeguato livello di protezione delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di rilevanza strategica”.
“C’è pieno impegno del Governo italiano – aggiungono – a operare per assicurare il più pieno coordinamento delle varie iniziative europee adottate sia a livello legislativo sia a livello di realizzazione delle infrastrutture tecnologiche”.
Il vertice – durato due ore – è stato solamente preparatorio per l’arrivo del Segretario di Stato America, Mike Pompeo.
Coronavirus, Speranza: “sei mesi per vedere la luce e poi vincere la sfida”
Tra i tanti temi da affrontare infatti c’è anche il 5G.
Un tema tanto caro all’Amministraione americana e a Donald Trump, impegnato in un duro confronto con la Cina fra i dazi ed il Coronavirus ed il divieto a Tik Tok.
Nella sua ultima visita in Italia e nella visita dell’ottobre 2019 del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’amministrazione Usa ribadì le preoccupazioni americane legate agli alleati europei se avessero deciso di affidarsi per la realizzazione delle reti di nuova generazione se si fossero affidati al colosso tecnologico cinese Huawei.
Colosso escluso dalla Gran Bretagna.