100X100 Gaza, la raccolta fondi per il popolo palestinese

100X100 Gaza, la raccolta fondi per il popolo palestinese

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Raccogliere 100.000 euro attraverso 100 iniziative in 100 ore consecutive, questo l’obiettivo di 100x100Gaza, un’iniziativa di solidarietà con il popolo palestinese che, tra le tante iniziative realizzate tra il 9 e il 13 aprile, è stata ospitata a Roma da Casetta Rossa che ha organizzato una serata di raccolta fondi.

Oltre alla cena solidale, grazie alla collaborazione con il progetto “This Is Not a Love Song“, 100×100 gaza ha messo in vendita le bandiere realizzate da diversi artisti che hanno partecipato alla call Art for Palestine. Tra gli obiettivi della raccolta fondi, la riattivazione del Centro culturale Vik a Gaza.

Paolo Arzulli, collaboratore del progetto, spiega a TeleAmbiente: “L’iniziativa è 100×100 Gaza, a cui partecipa oggi anche This Is Not A Love Song, che è di base a un progetto editoriale di Andrea Provinciali. Sono stampe, un’iniziativa quindi di solidarietà, che in questa occasione specifica rientra nell’iniziativa 100×100 Gaza. Molto sinteticamente è la vendita di stampe a tema Palestina, e stando in iniziativa di solidarietà il 100% dei fondi che vengono poi ottenuti vengono destinati all’associazione Amici della Mezzaluna Rossa palestinese.”

Sara Alawia, attivista di Casetta Rossa, racconta la genesi del progetto: “100×100 Gaza nasce da
un’iniziativa dell’associazione del centro di scambio Vik, che si trova a Gaza e opera da più di
dieci anni, che a causa dell’anno e mezzo di genocidio si è voluta attivare concretamente. Prima il centro Vik si occupava principalmente di scambi legati allo sport, quindi è stata costruita una rampa da skate, e ci sono stati tanti progetti, soprattutto con tanti spazi sociali, anche di questo quartiere di Garbatella, e anche attraverso il circo. L’idea era quindi portare arte e sport lì dove purtroppo le persone non possono uscire da quella striscia di Gaza. Dall’inizio del genocidio si è voluto riconvertire questo progetto dando aiuti più concreti, quindi portando aiuti umanitari, e
qui ad esempio l’obiettivo della giornata di oggi è stato quello di voler portare arte, cucina, letteratura, la cultura, cercando anche di arrivare alle persone. Purtroppo in questo anno e mezzo ne abbiamo parlato molto, abbiamo affrontato le tematiche da diversi punti di vista, però forse proprio per arrivare un po’ di più a queste persone che schivano la politica, può essere utile farlo attraverso la cultura.”

 

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Il progetto 100×100 Gaza ha chiarito l’obiettivo della campagna: “Con l’appello 100x100GAZA intendiamo raccogliere i fondi necessari a sostenere la gente di Gaza nella riedificazione sociale e materiale della propria comunità. Il nostro obiettivo, anche grazie alle iniziative che verranno messe in campo, è quello di riattivare il Centro italiano di scambio culturale Vik, mantenendo comunque attivi i progetti emergenziali in corso. Sarà un percorso “in progress”, durante il quale orienteremo le scelte in funzione delle richieste che arrivano da Gaza, adattando l’intervento alle condizioni sul terreno. Non sappiamo quale sarà il futuro di Gaza, ma siamo convint* che la motivazione è il primo mattone della ricostruzione: la scintilla che rimette in moto la speranza.”

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