100 Vele, Solaris 36 Costellation vince la XXVI Edizione

“La manifestazione delle 100 vele è un’opportunità per rimettere al centro dell’attenzione lo sport, la passione, ma anche l’importanza per i cambiamenti climatici”, Imma Battaglia testimonial dell’evento “100 vele. La festa del mare di Roma”.

È Solaris 36 Costellation il vincitore della 26° edizione della “100 vele. La festa del mare di Roma” che ha visto più di 200 imbarcazioni gareggiare al porto turistico della capitale.

Una due giorni di regate patrocinata dalla FIV, che è stata
presentata in Campidoglio, con i maggiori esponenti del settore e due testimonial d’eccezione: Imma Battaglia ed Eva Grimaldi.

“È una manifestazione importante con una storia alle spalle e con  una grande potenzialità. Avere l’appoggio del Comune di Roma che aiuta il comitato organizzatore in questo evento crea una sinergia importante e ormai ineludibile. – ha dichiarato a TeleAmbiente Giuseppe D’amico, vicepresidente FIVCi sono altri eventi in Italia che sono cresciuti con l’aiuto delle autorità locali; la Barcolana a Trieste o l’anno prossimo l’Ocean Race a Genova, eventi di caratura nazionale che diventano un volano per la città perché il turismo nautico porta risorse al territorio quindi avere l’appoggio del Comune di Roma è
estremamente importante”.

Imma Battaglia a TeleAmbiente: “Io ed Eva amiamo il mare, amiamo Ostia, non si tratta solo di andare in spiaggia ma di andare dove il mare viene amato. Le persone che praticano la vela sono innamorate del mare, è un rapporto speciale.
Ed è una risorsa importante per far ripartire questa città che ha
una caratteristica così unica; dal Colosseo a Ostia ci sono a stento
25 km e quindi, per chiunque voglia visitare Roma e avere anche
l’opportunità di vedere e conoscere un litorale così straordinario,
è qualcosa che deve essere valorizzato. La manifestazione delle 100 vele è un’opportunità per rimettere al centro dell’attenzione lo sport, la passione, ma anche l’importanza per i cambiamenti
climatici, è uno sport che può fare qualunque persona anche
diversamente abile, è uno sport che unisce”.