Home Attualità Politica ROSATELLUM. IL GOVERNO METTE LA FIDUCIA

ROSATELLUM. IL GOVERNO METTE LA FIDUCIA

Rosatellum 2.0, approda nell’Aula di Palazzo Montecitorio. Ma la riforma della legge elettorale frutto della mediazione a 4 (Pd, Ap, Lega Nord e Fi), e’ accompagnata da 200 emendamenti e la prospettiva di circa 90 voti segreti.
Dopo una riunione di maggioranza, il capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato, conferma in Trasatlantico una sua telefonata al premier Gentiloni per segnalare l’opportunità della fiducia “perche’ il testo e’ frutto di un faticoso equilibrio tra maggioranza e opposizione esottoporlo ai voti segreti metterebbe in difficolta’ il complesso del testo”.
Fiducia che viene aurizzata dal CdM, convocato in tarda mattina.
Non voteranno la fiducia ma solo il provvedimento Lega Nord e Forza Italia, che definisce “comprensibile” la richiesta di Rosato al Governo.
Subito all’attacco la sinistra che vede la fiducia sulla legge elettorale a pochi giorni dallo scioglimento delle Camere, “oltre i limiti della democrazia”.
“Si scherza col fuoco” – è l’immediata replica di Mdp.
La fiducia spaventa anche Giulio Marcon capogruppo di Sinistra Italiana a Montecitorio, che parla di «scelta gravissima» che impedisce al Parlamento «di modificare una pessima legge elettorale fatta di nominati e liste bloccate».
“Un atto eversivo, contro la democrazia, la liberta’ del voto e la sovranita’ dei cittadini” per il MoVimento 5 Stelle che annuncia azioni eclatanti sia dento che fuori il Palazzo.
Due manifestazioni sono infatti gia’ in programma per il pomeriggio di mercoledi’ e giovedi’.
“Semplicemente scandaloso” per la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che fa appello al Presidente Mattarella.
Chiamato in causa, interviene anche il Quirinale.
Il Presidente della Repubblica non entra nel merito della legge elettorale e sottolinea che riguarda “il rapporto Governo – Parlamento la scelta sulla fiducia, ma continua a considerare positivo l’impegno in Parlamento per giungere ad una nuova legge elettorale”, auspicando che questo avvenga con ampio consenso.
Ma l’accelerazione sull’iter della legge elettorale non riguarda solo la Camera dei deputati, ma anche il Senato.
Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari della maggioranza, infatti, l’intenzione e’ quella di accorciare i tempi dell’iter del Rosatellum.
Ovvero di arrivare, dopo l’eventuale via libera di Montecitorio, a inserire nel calendario di Palazzo Madama la legge elettorale gia’ la prossima settimana, quindi prima dell’arrivo della legge di stabilita’.
Se alla Camera la questione di fiducia e’ servita a scongiurare il possibile affossamento della legge nei voti segreti.
Al Senato,invece, l’iter sarebbe diverso in quanto il Rosatellum bis non dovrebbe affrontare lo scoglio dei franchi tiratori. Ma la maggioranza – sottolineano fonti parlamentari – intende comunque “blindare” il percorso del sistema di voto.